< Rime (Andreini)
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Sonetto CVI
Canzonetta morale X Sonetto CVII

SONETTO CVI.


H
Onor de’ miei sospir, luci serene,

Ch’ancor da lunge il sen m’ardete. quando
     Fia, che l’avido sguardo in voi girando
     Soavemente ogni mia doglia affrene?
Celesti rài s’unquà da voi mi viene
     Mercè di quel dolor, che lagrimando
     L’alma sostien. sarà diletto amando,
     Che pareggi il piacer de le mie pene?
Folle che spero? ohime benche vi piaccia
     Far l’honeste mie voglie un giorno liete
     Come potrò gioir se non hò core?

Deh s’avvien mai, ch’Amor giunger mi faccia
     Là vè Febo hà per voi luce maggiore
     Almen per breve spazio il mi rendete.

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