< Rime (Andreini)
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Sonetto CXX
Sonetto CXIX Canzone V

SONETTO CXX.


S’
Alhor, che fatta esca infelice i’ arsi

Miseramente, havessi i lumi intesi
     A i vostri dolci sguardi occhi cortesi
     A qual gioia potèa mia speme alzarsi?
Ditelo voi, che d’eloquenza sparsi
     Portate i raggi in divin foco accesi;
     Voi, che fate in amor l’opre palesi,
     Ond’altri amando può beàto farsi.
Sol io dirò, che ’l primo incendio à vile
     Havuto havrebbe il cor, se dato m’era
     Luci d’arder per voi ne’ miei prim’anni.

Ah che pur hoggi anco arderei; ma fiera
     Memoria (lassa) de’ sofferti affanni
     Chiude quest’alma al vostro ardor gentile.

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