< Rime (Andreini)
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Sonetto LX
Sonetto LIX Sonetto LXI

SONETTO LX.


A
Che tardate neghittosi amanti?

Ecco quanta chiudèa la terza sfera
     Quì fiammeggia Beltà, quì gioia vera
     Move da’ vaghi angelici sembianti,

Quì de le Stelle fisse, e de l’erranti
     Si discopre il valor, beata schiera.
     Ahi folle è ben chiunque amando spera
     Trar da più chiare Fonti allegri pianti.
D’ogn’alma foco, e d’ogni cor catena
     Son que’ begli occhi, e quegli aurei capelli
     Ov’Amor, e le Grazie han posto il nido.
Non prenda più quest’amoroso lido
     Il nome suo da la vicina arena;
     Ma da gli Angeli homai per voi s’appelli.

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