< Rime (Andreini)
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Sonetto XCIII
Madrigale LIV Sonetto XCIV

SONETTO XCIII.


I
N voi spiegò sue meraviglie altere

Serenissima Donna amico il Cielo.
     Perch’altri sotto un bel terreno velo
     Ammirasse di lui l’opra, e ’l potere;
Ond’è, che maestà, beltà, sapere
     Splendono in voi con sì mirabil zelo,
     Che sfavillar ne fan l’Alme di gielo,
     Ed infiamman d’amor l’eterne Sfere.
Vi miran lieti da’ beati scanni
     Gli Avi famosi, e rinovarsi in terra
     Per voi Carli, e Filippi anco vedranno.
Trarrà felice il Belga in pace gli anni,
     Ch’Isabella, ed Alberto ogn’aspra guerra
     Col regio aspetto lor fugar potranno.

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