< Rime (Bembo)
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Adunque m'hai tu pur, in sul fiorire
Alma cortese, che dal mondo errante Leonico, che ‘n terra al ver sì spesso

CXLIII.

Adunque m’hai tu pur, in sul fiorire
morendo, senza te, frate, lasciato,

perché ‘l mio dianzi chiaro e lieto stato
ora si volga in tenebre e ‘n martire?4

Gran giustizia era e mio sommo desire,
da me lo stral avesse incominciato,
e come al venir qui son primo stato,
ancora stato fossi al dipartire.8

Ché non arei veduto il mio gran danno:
di me stesso sparir la miglior parte;
e sarei teco fuor di questo affanno.11

Or ch’io non ho potuto inanzi andarte,
piaccia al Signor, a cui non piace inganno,
ch’io possa in breve e scarco seguitarte.14

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