< Rime (Bembo)
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Anima, che da' bei stellanti chiostri
Se lo stil non s'accorda col desio Tosto che ‘l dolce sguardo Amor

LXXVIII.

Anima, che da’ bei stellanti chiostri,
cinta de’ raggi sì del vero amore,
scendesti in terra, che fuor d’ogni errore
ten’vai secura degli affetti nostri,4


con altre voci omai, con altri inchiostri
moverò più sovente a farti onore,
poi che se’ giunta, ove fia ‘l tuo valore
in altro pregio, che le perle e gli ostri.8

Dirò di lei, ch’a quella gelosia,
onde Roma miglior cadde, rassembra:
o vendetta di Dio, chi te ne oblia?11

Poi seguirò, che se ben ti rimembra
d’Ercole e di Iason, questa è la via
di gir al ciel ne le terrene membra.14

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