< Rime (Bembo)
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Che ti val saettarmi, s'io già fore
O rossigniuol, che ‘n queste verdi Se ‘l foco mio questa nevosa bruma

LVII.

Che ti val saettarmi, s’io già fore
esco di vita, o niquitoso arcero?
Di questa impresa tua, poi ch’io ne pero,
a te non pò venir piú largo onore.
Tu m’hai piagato il core,5
Amor, ferendo in guisa a parte a parte,
che loco a nova piaga non pò darte,
né di tuo stral sentir fresco dolore.
Che vòi tu più da me? ripon giù l’arme;
vedi ch’io moro: omai che pòi tu farme?10

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