< Rime (Bembo)
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Se ‘l foco mio questa nevosa bruma
Che ti val saettarmi, s'io già fore Se deste a la mia lingua tanta fede

LVIII.

Se ‘l foco mio questa nevosa bruma
non tempra, onde verrà, che sperar possa
refrigerio al bollor, che mi disossa,
né cal di ciò chi m’arde e mi consuma?4

L’antica forza, che qual leve piuma
soprapose Ossa a Pelio, Olimpo ad Ossa,
non fu d’amor e di pietà sì scossa,
e mar, quando piú freme irato e spuma,8


non cura men le dolorose strida
de la misera turba, che si vede
perir nel frale e già sdruscito legno,8

ched ella i prieghi miei: dura mercede.
Ma così va, chi per sua luce e guida
prende bel ciglio e non cortese ingegno.14

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