< Rime (Bembo)
Questo testo è completo.
Così mi renda il cor pago e contento
Quel dolce suon, per cui chiaro Cingi le costei tempie de l'amato

CXXIV.

Così mi renda il cor pago e contento
di quel desio, ch’in lui più caldo porto,
e colmi voi di speme e di conforto
lo ciel, quetando il vostro alto lamento,4

com’io poco m’apprezzo, e talor pento
de le fatiche mie, che ‘l dolce e scorto
vostro stil tanto onora, e sommi accorto
ch’amor in voi dritto giudicio ha spento.8

Ben son degni d’onor gl’inchiostri tutti,
onde scrivete, e per le genti nostre
ne va ‘l grido maggior, che suon di squille.11

Però s’aven che ‘n voi percota e giostre
l’empia fortuna, i sospir vostri e i lutti
sì raro don di Clio scemi e tranquille.14

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.