< Rime (Bembo)
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Di que' bei crin, che tanto più sempre amo
– Ch'io scriva di costei, ben m'hai tu detto Usato di mirar forma terrena

IX.

Di que’ bei crin, che tanto più sempre amo,
quanto maggior mio mal nasce da loro,
sciolto era il nodo, che del bel tesoro
m’asconde quel, ch’io più di mirar bramo;4

e ‘l cor, che ‘ndarno or, lasso, a me richiamo,
volò subitamente in quel dolce oro,
e fe’ come augellin tra verde alloro,
ch’a suo diletto va di ramo in ramo.8

Quando ecco due man belle oltra misura,
raccogliendo le treccie al collo sparse,
strinservi dentro lui, che v’era involto.11


Gridai ben io, ma le voci fe’ scarse
il sangue, che gelò per la paura:
intanto il cor mi fu legato e tolto.14

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