< Rime (Bembo)
Questo testo è completo.
Donne, ch'avete in man l'alto governo
O ben nato e felice, o primo frutto Se dal più scaltro accorger de le genti

XLI.

Donne, ch’avete in man l’alto governo
del colle di Parnaso e de le valli,
che co’ lor puri e liquidi cristalli
riga Ippocrene e ‘l bel Permesso eterno,4

se mai non tolga a voi state né verno
poter guidar cari amorosi balli,
scrivete questo in su duri metalli,
che la vecchiezza e ‘l tempo abbiano a scherno:8


nel mille cinquecento e dieci avea
portato a Marte il ventesimo giorno
Febo, e de l’altro dì l’alba surgea,11

quando al Signor de l’universo piacque
far di sì dolce pegno il mondo adorno,
e ‘l chiaro Federico a noi rinacque.14

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.