< Rime (Bembo)
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Girolamo, se ‘l vostro alto Quirino
Carlo, dunque venite a le mie rime Se col liquor che versa, non pur stilla

CXXIX.

Girolamo, se ‘l vostro alto Quirino,
cui Roma spense i chiari e santi giorni,
cercate pareggiar, sì che ne torni
men grave quel protervo aspro destino,4

perché la nobil turba, onde vicino
mi sete, a gradir voi lenta soggiorni,
né v’apra a i desiati seggi adorni,
a le civili palme anco il camino,8

non sospirate: il meritar gli onori
è vera gloria, che non pate oltraggio;
gli altri son falsi e torbidi splendori11

del men buon più sovente e del men saggio,
che sembran quasi al vento aperti fiori,
o fresca neve d’un bel sole al raggio.14

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