< Rime (Bembo)
Questo testo è completo.
L'alto mio dal Signor tesoro eletto
Ov'è, mia bella e cara e fida scorta Quando, forse per dar loco a le stelle

CL.

L’alto mio dal Signor tesoro eletto
de’ suoi gemmai più ricchi e con più cura,

quella, che né giudicio né misura
usa nel tor, m’ha tolto; ond’io l’aspetto.4

Che sì mendica e piena di sospetto
è rimasa quest’alma e ‘n così dura
vita, ch’assai le fora a gran ventura
cenere farsi omai del suo ricetto:8

tal che leggiera e di quel nodo sciolta
potesse tanto in su levarsi a volo,
che si posasse a piè de la sua donna.11

O per me chiaro e lieto e dolce solo
quel dì, né pò tardar, s’ella m’ascolta,
che squarcierà questa povera gonna.14

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.