< Rime (Bembo)
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Lasso, ch'i' piango e ‘l mio gran duol
Lasso me, ch'ad un tempo e taccio Cantai un tempo, e se fu dolce il canto

XLIV.

Lasso, ch’i’ piango e ‘l mio gran duol non move
tanto presente mal, quanto futuro;
che se ‘l tuo calle, Amor, è così duro,
che fia di me, che non so gir altrove?4

Poi che non valse a le tue fiamme nove
il ghiaccio, ond’io credea viver securo,
se ‘l mio debile stato ben misuro,
certo i’ cadrò ne le seconde prove.8

Ché son sì stanco, e tu più forte giungi,
onde assai temo di lasciar tra via
questa ancor verde e già lacera scorza.11

Sostien molta virtù noiosa e ria
sorte talor, ma frale e vinta forza
non pò grave martir portar da lungi.14

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