< Rime (Bembo)
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Porto, che ‘l piacer mio teco ne porti
Anime, tra cui spazia or la grande Or hai de la sua gloria scosso Amore

CXLVII.

Porto, che ‘l piacer mio teco ne porti,
la vita e noi sì tosto abandonando,
che farò qui senza te, lasso? e quando
udirò cosa più, che mi conforti?4

Invidio te, che vedi i nostri torti
dal tuo dritto sentier, già posti in bando
gli umani affetti, e vo pur te chiamando
beato e vivo, e noi miseri e morti.8

Deh che non mena il sole omai quel giorno,
ch’io renda la mia guardia e torni al cielo,
di tanti lumi in sì poche ore adorno?11

Nel qual, lasciato in terra il suo bel velo,
fa con l’eterno Re colei soggiorno,
onde ho la piaga, ch’ancor amo e celo.14

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