< Rime (Bembo)
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Questa del nostro lito antica sponda
Perché sia forse a la futura gente La fera che scolpita nel cor tengo

XCIII.

Questa del nostro lito antica sponda,
che te, Venezia mia, copre e difende,
e, mentre il corso al mar frena e suspende,
la fier mai sempre e la percote l’onda,4

rassembra me, che se ‘l dì breve sfronda
i boschi o se le piaggie il lungo accende,
mi bagna riva, che dagli occhi scende,
riva, ch’aperse Amor larga e profonda.8

Ma non perviene a la mia donna il pianto,
che d’intorno al mio cor ferve e ristagna,
per non turbar la sua fronte serena.11


La qual vedesse sol un giorno, quanto
per lei dolor dì e notte m’accompagna,
assai fora men grave ogni mia pena.14

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