< Rime (Bembo)
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Re degli altri, superbo e sacro monte
Grave, saggio, cortese, alto signore Del cibo, onde Lucrezia e l'altre han vita

XXII.

Re degli altri, superbo e sacro monte,
ch’Italia tutta imperïoso parti
e per mille contrade e più comparti
le spalle, il fianco e l’una e l’altra fronte,4

de le mie voglie mal per me sì pronte
vo risecando le non sane parti,
e raccogliendo i miei pensieri sparti
sul lito, a cui vicin cadeo Fetonte:8

per appoggiarli al tuo sinistro corno,
là dove bagna il bel Metauro e dove
valor e cortesia fanno soggiorno;11

e s’a prego mortal Febo si move,
tu sarai ‘l mio Parnaso, e ‘l crine intorno
ancor mi cingerai d’edere nove.14

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