< Rime (Bembo)
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Sì come suol, poi che ‘l verno aspro e rio
Io, che già vago e sciolto avea pensato Picciol cantor, ch'al mio verde soggiorno

III.

Sì come suol, poi che ‘l verno aspro e rio
parte e dà loco a le stagion migliori,
giovene cervo uscir col giorno fuori
del solingo suo bosco almo natio,4

et or su per un colle, or lungo un rio
gir lontano da case e da pastori,
erbe pascendo rugiadose e fiori,
ovunque più ne ‘l porta il suo desio;8

né teme di saetta o d’altro inganno,
se non quand’egli è colto in mezzo ‘l fianco
da buon arcier, che di nascosto scocchi;11

tal io senza temer vicino affanno
moss’il piede quel dì, che be’ vostr’occhi
me ‘mpiagar, Donna, tutto ‘l lato manco.14

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