< Rime (Bembo)
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Signor, che per giovar sei Giove detto
Che gioverà da l'alma avere scosso Uscito fuor de la prigion trilustre

CXVIII.

Signor, che per giovar sei Giove detto,
e sempre offeso giamai non offendi,

da quel folle tiranno or mi difendi,
del qual fui cotant’anni e sì suggetto.4

Se, per donarmi a te, chiaro disdetto
ho fatto a lui, sovra ‘l mio scampo intendi,
e perché ‘l fallo mio tutto s’ammendi,
col tuo favor tranquilla il mio sospetto.8

Di riaprirsi Amor questo rinchiuso
fianco, e raccender la sua fiamma spenta
cerca: tu dammi, ond’ei resti deluso.11

Che l’ardir suo conosco e l’antico uso,
e so come scacciato al cor s’aventa,
e dentro v’è quando ne pare excluso.14

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