< Rime (Bembo)
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Uscito fuor de la prigion trilustre
Signor, che per giovar sei Giove detto Signor del ciel, s'alcun prego ti move,

CXIX.

Uscito fuor de la prigion trilustre
e deposto de l’alma il grave incarco,
salir già mi parea, spedito e scarco,
per la strada d’onor montana, illustre,4

quand’ecco Amor, ch’al suo calle palustre
mi richiama, e lusinga, e mostra il varco,
né di pregar, né di turbar è parco.
per rimenarmi a le lasciate lustre.8

Ond’io, Padre celeste, a te mi volgo:
tu l’alta via m’apristi, e tu la sgombra
de le costui, contra ‘l mio gir, insidie.11

Mentre da questa carne non mi sciolgo,
scaccia da me sì col tuo sole ogni ombra,
che ‘l bel preso camin nulla m’invidie.14

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