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Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
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CCCVIII
Vuol amar solo Dio.
     Purga, Signor, omai    l’interno affetto
de la mia coscienzia, sí ch’io miri
solo in te, te solo ami, te sospiri,
mio glorioso, eterno e vero obietto.
     Sgombra con la tua grazia dal mio petto
tutt’altre voglie e tutt’altri disiri;
e le cure d’amor tante e i sospiri,
che m’accompagnan dietro al van diletto.
     La bellezza ch’io amo è de le rare
che mai facesti; ma, poi ch’è terrena,
a quella del tuo regno non è pare.
     Tu per dritto sentier lá su mi mena,
ove per tempo non si può cangiare
l’eterna vita in torbida, e serena.
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