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Elevazione e conversione n
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XV

Elevazione e conversione.

     Ite, pensier fallaci e vana spene,
ciechi ingordi desir, acerbe voglie;
ite, sospir ardenti, amare doglie,
compagni sempre alle mie eterne pene.
     Ite, memorie dolci, aspre catene
al cor, che alfin da voi pur si discioglie,
e ’l fren de la ragion tutto raccoglie,
smarrito un tempo, e in libertà pur viene.
     E tu, pura alma, in tanti affanni involta,
slégati omai , e al tuo Signor divino
leggiadramente i tuoi pensier rivolta:
     sforza animosamente il tuo destino,
e i lacci rompi, e poi leggiadra e sciolta
drizza i tuoi passi a piú sicur cammino.

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