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A Dori, risanata dopo le acque.
Canzonette - Canzonetta 2 Anacreontiche

A DORI


Risanata dopo le acque.


Su l’Ara d’Esculapio
     Recate, o Pastorelle,
     Due vaghe tortorelle
     Eguali nel candor.

Io voglio offrirle al Nume
     Su i mattutini albori
     Or che risorge Dori
     Bella siccome un fior.


Pieno di luce nuova
     L’occhietto cilestrino
     Già medita il destino
     Del più ritroso cor.

Già torna in quella faccia
     Serena e lusinghiera
     L’ilarità primiera,
     E la magia d’Amor.

* * *


Io stesso cinto il crine
     Di pallidi amaranti
     Dirò prosteso avanti
     Al Dio benefattor:

Grazie, o figliuol d’Apollo,
     Ch’ odii le afflitte piume.
     Grazie, pietoso Nume,
     De i mali sgombrator.


Se Dori tu salvasti,
     Deh! fa che in quel bel seno
     Giammai non venga meno
     L’infuso tuo vigor.

Lieta e felice ognora
     Viva la Ninfa mia,
     E lungamente sia
     L’idolo de i pastor.

Note

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