< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto LVIII Sonetto LX


SONETTO LIX

Nodriva il cor d’ una speranza viva,
  Fondata, e colta in sì nobil terreno,
  Che ’l frutto producea giocondo e ameno;
  Morte la svelse allor, ch’ ella fioriva.
Giunsero insieme i bei pensieri a riva,
  Mutossi in notte oscura il dì sereno,
  Il nettar dolce in amaro veneno,
  Sol di tal ben non è la mente priva.
Ond’ io dintorno, Amor, sovente avvampo,
  Parmi udir l’ alto suon delle parole
  Giunger concento all’ armonia celeste.
E vedo il folgorar del chiaro lampo,
  Che dentro al mio pensier avanza il Sole,
  Che fia vederlo fuor d’ umana veste?

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