< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto XCVI Sonetto XCVIII


SONETTO XCVII

S’ Io potessi sottrar dal giogo alquanto,
  Madonna, il collo, e volger i pensieri
  Dalla mia luce altrove sciolti e ’ntieri,
  Gli porrei in voi, volgendo in riso il pianto.
Farei dolce lo stil, soave il canto,
  Per dir de’ vostri onori i pregi altieri,
  Che l’ alte sue virtù son regni veri,
  Non corona, nè scettro, o Real manto.
Ma a voi fu ’l Ciel sì largo, e a me la stella
  Sì parca, che s’ oppon tosto il mio Sole
  Tra ’l vostro Paradiso, e gli occhi miei.
Ei ritien la mia vista, e come suole
  L’ affrena in lui, per non veder men bella
  La vostra lode, e torme i cari omei.

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