< Rime (Vittoria Colonna)
Questo testo è completo. |
◄ | Sonetto XCVII | Sonetto XCIX | ► |
SONETTO XCVIII
Quel bel Ginebro, cui d’ intorno cinge
Irato vento, nè perciò le foglie
Sparge, nè disunisce, anzi raccoglie
La cima, e i rami, e ’n se stesso si stringe;
L’ animo stabil mio, Donna, depinge
Combattuto ad ognor; ma se discioglie
Fortuna l’ ira, ei la raffrena e toglie,
Sol vincendo il dolor, che la sospinge,
Con chiudersi, e coprir nei gran pensieri
Del Sol amato, nel cui lume involta
Dall’ aspra guerra altiera l’ alma riede.
A quell’ arbor Natura insegna a’ fieri
Nemici contrastare, e a me la molta
Ragion vuol, che nel mal cresca la fede.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.