< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO XI
MEntre scaldò ’l mio Sol nostro emispero,
Qual occhio da soverchia luce offeso,
E qual da cieca invidia tinto e preso,
Non scorser del gran lume il raggio intero.
Or c’ ha lasciato il mondo freddo e nero,
Di bella voglia ogn’ alto spirto acceso
L’ adora, e molti han con lor danno inteso,
Che ’l proprio error non li scoperse il vero
Valor, a cui la Morte fama aggiunge;
E se ’l tempo vorace i nomi asconde,
Sua gloria a questa legge non si strinse.
L’ opre chiare d’ altrui non ben seconde
Seguon le sue tant’ alto, e sì da lunge
Lo scorge quei, che più l’ ardir sospinse.
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