< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto XL Sonetto XLII


SONETTO XLI

Amor, se morta è la mia propria speme,
  Nel primo foco ancor pur vivo ed ardo;
  Il desir, ch’ ebbi pria col primo sguardo
  Ne’ dì miei primi, avrò nell’ ore estreme.
La vita, e ’l bel pensier morranno insieme,
  E presto fia per l’ un, per l’ altra tardo,
  L’ ultima piaga fece il primo dardo,
  N’ altro ben spera il cor, nè altro mal teme.
Ma se l’ alma fedel languendo tace,
  E per lei gridan mille aperte prove,
  Dammi per lunga guerra or breve pace.
Non vo, che libertà vie più si trove
  Nel mio voler; ma che l’ ardente face
  S’ intepidisca sì, che ’l viver giove.

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