< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO XXXIV
Questo Sol, ch’ oggi agli occhi nostri splende,
Di grave ingiuria carco, e d’ alto scorno
Io vidi un tempo; or di se il mondo adorno,
Fertil la terra, e ’l ciel lucido rende.
Perchè con l’ altro mio più non contende,
Ch’ or lampeggiando nel divin soggiorno
D’ un ardor santo, e d’ un perpetuo giorno
Dinanzi al vero Sol s’ alluma e accende.
Quei raggi, quel calor, quell’ alma luce
M’ infiammar sì, che questo or sento e scorgo,
Discolorata, mesta, afflitta e nera.
Caduchi effetti il vostro al fin produce,
Fa il mio beata l’ alma; ond’ io m’ accorgo
Di spregiar l’ uno, e gir all’ altro altera.
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