< Rime del conte Collaltino di Collalto
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II IV

III

Per un fatto d’arme.

     Dunque un garzone un capitano invitto,
malvagia sorte, priverá d’onore,
di cui l’ardito ed animoso core
non si smarrí giamai, non pur fu vitto?
     Ma per sfogar l’acerbo, rio despitto,
movesti in ogni parte il tuo furore,
per soggiogar l’antico alto valore,
che di Francia fará l’imperio afflitto.
     Con tutto il tuo poter, perversa sorte,
la vittoria fu tanto sanguinosa,
ch’ebbe piú danno il vincitor che il vinto;
     ond’il gran cavallier, il guerrier forte
con la gente di Marte valorosa
fará ancor teco l’inimico estinto.

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