< Rime di Baldassare Stampa
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Baldassarre Stampa - Rime (XVI secolo)
A Dio redentore
XXIV XXVI

XXV

A Dio redentore.

     Qual lingua mai potria lodarti a pieno,
alto Signor del ciel, pietoso e forte,
che per serrarne le tartaree porte
non ti spiacque abitar basso terreno?
     Nova pietade al secol d’error pieno
mostrasti in darti a cosí acerba morte;
divine forze in far le genti accorte,
ché, morendo, a Pluton ponesti il freno.
     Fu smisurato amor da l’alta sfera,
ove sei Dio, discender qui per noi,
e farti anco passibile e mortale.
     E pur ti offendo; ma, se i merti tuoi
doni e te stesso a chi pentito spera,
è questo amor, cui stime il senso frale?

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