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Baldassarre Stampa - Rime (XVI secolo)
Ad un gentile e cortese signore
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XXXIII
Ad un gentile e cortese signore.
Signor gentil, che ’n dolci e stretti nodi
legate ogn’alma al vostro degno amore
e date a questa etá vero splendore
con le proprie virtuti in mille modi,
come poss’io narrar le tante lodi,
s’ogni alto stile cede al vostro onore?
come tacer, se ’l mio leggiadro ardore
vuol pur ch’a dir di voi la lingua snodi?
O vera pietra, forte, intera e salda,
u’ cortesia fermato ha il proprio seggio,
e ’n cui s’appoggia il mio sperar non vile,
s’al soggetto, che date, e alla mia calda,
altera voglia, ugual deste anco stile,
di voi piú chiaro al mondo alcun non veggio.
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