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Jacopo Sannazaro - Rime disperse (XVI secolo)
XV
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Hai tolto agli occhi il suo beato obietto,
invida Morte, et a la speme mia,
togliendo con tua falce strana e ria
4colei ond’ io prendevo ogni diletto.
Ma l’ alto suo valor, che nel suo petto
vive sempre e vivrà, ovonque sia,
e l’ unica beltate e leggiadria
8non curan né l’ altrui n’ il tuo dispetto.
La memoria ritien tanto di lei,
c’ aconsentir ch’ io ne sapesse Amore
11con atti, con parole e pensier miei.
Egli è ben ver che per minor dolore
là dove ella s’ attrova esser vorei,
14ché qui veder non spero il suo splendore.
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