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LI.
SERENATA
Le stelle che vïaggiano su ’l mare
Dicono — O bella luna, non dormire,
O bella luna, vògliti levare,
4Ché noi vogliamo per lo mondo gire.
Vogliam fermarci su la camerella
Ove nel sonno sta nostra sorella,
Nostra sorella splendïente e bruna
8Che un mago ci ha rapita, o madre luna. ―
Di cima al colle rispondono i pini
E da la riva del fiume gli ontani:
— O stelle da’ begli occhi piccolini
12Deh perché fate quei discorsi vani?
Ella ci apparve il dí primo di maggio
Tra un lauro snello e un glorioso faggio,
E dove ella sbocciò ninfa dal suolo
16Cresce una rosa e canta un rusignolo. —
Poi che le stelle tramontan nel mare,
Al monte e al piano tace ogni rumore:
La terra buia una camera pare
20Ove s’addorme al fin l’uman dolore.
Come breve è la notte, o bella mia!
Desto nel bosco Tuccellin già pia.
L’alba di maggio t’imbianca il verone,
24E il saluto del mondo in cuor ti pone.