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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


S
CIPIO, o pietade è morta od è bandita

De’ regi petti, e nel celeste regno
               Tra’ divi alberga e prende il mondo a sdegno,
               4O fia la voce del mio pianto udita.
          Dunque la nobil fè sarà schernita
               Ch’è di mia libertà sì nobil pegno,
               Nè fine avrà mai questo strazio indegno
               8Che m’inforsa così tra morte e vita?
          Questa è tomba de’ vivi ov’io son chiuso
               Cadavero spirante, e si disserra
               11Solo il carcer de’ morti: oh divi, oh cielo!
          S’opre d’arte e d’ingegno, amore e zelo
               D’onore han premio o ver perdono in terra,
               14Deh! non sia, prego, il mio pregar deluso.

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