Questo testo è stato riletto e controllato.


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Pietro Zanotti


II


Scossa talora la pesante e dura

     Catena, ond’ella ha il fianco intorno avvinto,
     Erge la Coscienza mal secura,
     Il mesto volto di pallor dipinto;
5E grida ad alta voce, e m’assicura,
     Che per cammin fallace erro sospinto
     Dal rio costume, e che il crudel d’oscura
     Nebbia a me il Vero ha ricoperto e cinto:
Onde invan spero, senz’alta virtute
     10Divina, uscir dell’intricato calle;
     E ch’omai di chiamarmi il Cielo è stanco.
Io l’odo e tremo, e vorrei pur salute;
     Ma al rio sentier non so volger le spalle,
     E notte viene, ed ho il nemico al fianco.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.