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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


S
E lamentar augelli, o verdi fronde

Mover soavemente a l’aura estiva,
               O roco mormorar di lucid’onde
               4S’ode d’una fiorita e fresca liva,
          Là ’v’io seggia d’amor pensoso, e scriva;
               Lei che ’l ciel ne mostrò, terra n’asconde,
               Veggio et odo et intendo, ch’ancor viva
               8Di sì lontano a’ sospir miei risponde.
          ‘ Deh perchè innanzi ’l tempo ti consume? ’
               Mi dice con pietate: ‘ A che pur versi
               11De gli occhi tristi un doloroso fiume?
          Di me non pianger tu; ch’e’ miei dì fêrsi,
               Morendo, eterni; e nell’eterno lume,
               14Quando mostrai di chiuder, gli occhi apersi.’

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