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III


Sebben delusa dalla steril terra
     Fu spesso del cultor l’aspra fatica,
     Pur ei nel crudo suol con mano amica
     Le speranze dell’anno asconde e serra.
5Il ferito Guerrier giura ch’in guerra
     Mai più non cingerà spada o lorica,
     Indi posta in obblìo la piaga antica,
     Ritorna in campo, e il prisco brando afferra.
Detesta i flutti in cui si vede assorto,
     10Il naufrago Nocchier, ma riede poi
     Securo in Mar, nè più si volge al porto.
Torna ogn’uom agli studi, e agli amor suoi.
     Tal’io, benchè quasi trafitto e morto,
     Dico fuggirvi, o Filli, e torno a Voi.

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