< Simultanina
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Ottava sintesi
Settima sintesi Nona sintesi

Ottava sintesi

Fuori sipario.

Il professobe-poeta

da sinistra a destra della ribalta, va declamando con grandi gesti:

Ah! Mia dolce Simultanina, ho bisogno di sette rime...’

Voce

dall’interno:

Simultanina divina.

Il professobe-poeta

con sforzo visibile di tutto il corpo:

Divina! Vecchia rima, da scartare.

Voce

dall’interno:

Cina. Trina. Marina. Meschina. Adulterina. Intestina. Adamantina. Turchina. Nitroglicerina...

Il professobe-poeta

Buone rime, non eccezionali però.

Voce

dall’interno:

La... tri... na!...

Il professobe-poeta

Oibò! Questa rima non può entrare nel mio sonetto!

Voce

dall’interno:

Ma il sonetto può entrare nella... rima.

Il professobe-poeta

stringendo i pugni, esce irritatissimo, ma ritorna fulmineamente rivolgendosi al pubblico:

Sono soltanto 800 versi. Ve li voglio declamare. Giudicherete voi se sono o non sono un grande poeta. (Aspetta una risposta)

Il poeta-futurista

entra, e afferrando il Professorepoeta per il bavero:

Basta. Arte-vita. I miei cazzotti sostituiscono le tue rime. (Lo caccia via; poi, rivolgendosi al pubblico) Dovete ascoltare’ me, non quel poeta passatista.

Declama: Ritratto olfattivo di Simultanina

Sipario

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