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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giuseppe Ercolani


VII1


So, ch’al sen di Maria l’eterno Bene
     Grandezza diè, che all’infinito sale,
     E, ch’ella quasi al suo gran Figlio eguale
     Un non so che d’immensità contiene.
5Pur tanto il suo candore a durar viene,
     Ch’alla Madre la Vergine prevale
     Non perchè sia maggior, ma perch’è tale,
     Che in se più lunga integrità mantiene.
Di Lei nascendo l’increata Pura
     10Non le lasciò Fecondità per sempre,
     Purità sì ch’eternamente dura.
Altre il suo fiore, altre il suo seno ha tempre:
     Cessò di generar, non d’esser pura;
     Fu Madre una sol volta, e Vergin sempre.

  1. Sullo stesso soggetto.


Note

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