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Perchè forte ragion freni il talento Cosmo, a cui stanca, e d'aspri affanni oppressa
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

XXII

A FERDINANDO MEDICI

GRAN DUCA DI TOSCANA.

Sol dagli aspri Appennini il mar Tirreno
     Fin dove ai Peregrin rompe il sentiero,
     E la Pescia e la Macra, angusto impero,
     4Di Ferdinando è sottoposto al freno.
E pur l’Istro da lunge, e pure il Reno,
     E pur l’altezza del superbo Ibero
     N’ammira il nome; e di più glorie altero
     8Lui fa la Senna riverir non meno,
Ovanque inonda |’ Anfitrite Egea,
     Ovunque per Nettun Libia risuona,
     11Conturba il corso de’ suoi nobi Legui;
Ne senza lui sbandisce l’armi Astrea,
     Nè scuote asta di sangue unqua Bellona;
     14Sì per alta virtù crescono i legni.

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