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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gabriele Fiamma
VI1
Son questi i chiari lumi, onde sereno
Far si potrebbe a par del Ciel l’Inferno?
E’ questo il capo del gran re superno
D’alto giudizio e di saver sí pieno?
5Son queste quelle man, onde il terreno
S’ornò di piante e ’l Ciel di lume eterno?
Son questi i piè, ch’ebbero i mari a scherno,
E fur dell’onde già ritegno e freno?
Ahi che spietata stampa oggi rimiro!
10Quegli occhi copre un tenebroso velo,
E son trafitti il capo i piè le mani.
Dunque, o mia Vita, a tanto aspro martiro
T’ha spinto del mio ben la sete e ’l zelo!
Dunque fa l’error mio frutti sì strani!
- ↑ A Cristo N. S. crocifisso.
Note
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