< Sonetti (Foscolo)
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Alla musa
In morte del fratello Giovanni Che stai?

IX.



Pur tu copia versavi alma di canto
    Su le mie labbra un tempo, Aonia Diva,
    Quando de’ miei fiorenti anni fuggiva
    4La stagion prima, e dietro erale intanto

Questa, che meco per la via del pianto
    Scende di Lete ver la muta riva:
    Non udito or t’invoco; ohimè! soltanto
    8Una favilla del tuo spirto è viva.

E tu fuggisti in compagnia dell’ore,
    O Dea! tu pur mi lasci alle pensose
    11Membranze, e del futuro al timor cieco.

Però mi accorgo, e mel ridice amore,
    Che mal ponno sfogar rade, operose
    14Rime il dolor che deve albergar meco.

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