< Sonetti (Foscolo)
Questo testo è stato riletto e controllato.
Che stai?
Alla musa

X.



Che stai? già il secol l’orma ultima lascia
    Dove del tempo son le leggi rotte
    Precipita, portando entro la notte
    4Quattro tuoi lustri, e obblio freddo li fascia.

Che se vita è l’orror, l’ira, e l’ambascia,
    Troppo hai del viver tuo l’ore prodotte;
    Or meglio vivi, e con fatiche dotte
    8A chi diratti antico esempi lascia.

Figlio infelice, e disperato amante,
    E senza patria, a tutti aspro e a te stesso,
    11Giovine d’anni e rugoso in sembiante,

Che stai? breve è la vita, e lunga è l’arte;
    A chi altamente oprar non è concesso
    14Fama tentino almen libere carte.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.