< Sonetti (Pascarella)
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Er trasporto funebre
Li giornalisti Er terno

ER TRASPORTO FUNEBRE.


Sicuro, fu cusì. Lui ritornava
Dar facocchietto1 dove sta a garzone;
Quanno stiede davanti a la Stazione,
4Vedde un legno scoperto che scappava.

Para!... Para!... Gnisuno lo parava.
C’erano drento cinque o sei persone,
Lui agnede pe’ fermallo; ma er timone
8Punf! je sbatté in petto... E ce restava.

E mo je fanno l’accompagnamento.
Senti la banda? Quante Società!...
11Guarda che carro!... Pare un monumento!

Madonna! quanta gente... Che sfilata!...
Annamo pure noi. — Poco me va. —
14E annamo che sentimo ’na sonata.


  1. [p. 185 modifica]sgrullone: acquazzone
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