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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Tommaso Stigliani
II
IL DONO DEL FIORE
Splendea d’alta finestra il viso adorno,
in cui natura ogni sua grazia pose;
qual, coronata di celesti rose,
appar l’aurora dal balcon del giorno.
Io, che sempr’erro al car’albergo intorno,
qual fanno intorno ad urna ombre dogliose,
fermo era, quando, avvista, ella s’ascose,
tutta vermiglia d’amoroso scorno.
E gettommi in ritrarsi un fior dal seno,
in atto che fu studio e parve errore;
di che augurio prend’io felice appieno
che, forse, appresso al picciolo favore
verrá l’intera grazia un dí, non meno
che venir soglia il frutto appresso al fiore.
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