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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Bartolomeo Cava


III


Stancato già di più vedermi intorno
     Gente, c’ha mele in bocca, assenzio in core,
     A voi, selve rommìte, amico orrore,
     Stanza de’ Semidei faccio ritorno.
5Col soffrire, e tacer sperava un giorno
     Vedere al genio mio sorte migliore:
     Ma ingannato alla fin dal dolce errore,
     Prendo me stesso, e la mia vita a scorno.
Più non sia, che l’invidia in torvo sguardo
     10Contra rozza capanna il dente arrote,
     Nè che più mi lusinghi un finto Amico.
Tardi mi avveggio dell’error; ma tardo
     Non fu già pentimento, allor che puote
     Virtù nuova sgridare il fallo antico.

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