< Storia di una capinera
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XXXIV XXXVI


13 Giugno.


Che festa sarà quella quando rivedrò quel buon vecchio, e tutti i miei cari!... che lagrime! che consolazione!...

Mi proibiscono di affaticarmi; non ti scriverò a lungo. Peraltro non ne avrei la forza. Se tu vedessi com’è ridotta la tua povera Maria!...

Mi dicono di esser calma... ma non possono impedire alla mia mente di correre e correre, e pensare a tutte quelle cose che fanno piangere di gioia... al giorno in cui scenderò in parlatorio, e vi vedrò... e la povera anima mia è tutta allegra....

Ma poi ve ne andrete!... e mi lascerete di nuovo qui! sola!...



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