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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Carlo Martello


IV


Tacciasi Menfi i barbari portenti
     Di piramidi erette a’ suoi Monarchi,
     Nè Babilonia affaticata ostenti
     Quegli orti suoi ch’ella sostien su gli archi.
5Nè a noi, commosso da straniere Genti,
     Del gran Tempio di Trivia il romor varchi;
     Ove gli altar di vittime frequenti
     Rendon corna recise adorni e carchi;
Nè quel, che lungi addita eccelso ed atro,
     10Quasi a mezz’aria, Mausoleo funesto
     Stupido il Villanel dal curvo aratro.
Ogn’opra ceda, ogni fatica a questo,
     Che al Ciel ne va, Cesareo Anfiteatro:
     Di lui parli la fama, e taccia il resto.

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