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Sala reale
Erope con un Fanciulletto a mano
- Erope
D’empj rimorsi oggetto, infausto, caro
Pegno d’amor, de’ miei delitti o negra,
O spaventosa immago!... Oh! vien
abbraciandolo; pur veggo
5In te il conforto mio. Figlio, tu acerbo
Finor mi fosti, e forse... Ahi! quanto acerbo
Più mi sarai! – Ma già su te l’estreme
Lagrime spargo. – O notte, orrida notte
Di profanato amor! volgon cinqu’anni,
10Che ad ogni istante a comparir mi torni
Da mie vergogne avvolta; e mi rinfacci
Il vïolato talamo, la fiamma
Che accesero le furie, e che m’avvampa
Tuttor nel sen, mi rode, e viver fammi
15Vita d’inferno. O figlio, o di Tïeste
Sola e trista memoria, io t’amo, e sei
Tu di me degno, e dell’infame casa
In cui scorre tuttor sangue di padre.